lunedì 25 marzo 2013

Una canzone per... noi




"Esisterà sempre una canzone capace di parlare al posto tuo."

                                                            Cit.









Io vivo con la musica. 
Sì come tutti voi, perchè chi è che non ha un momento della propria vita legato ad una canzone? 
Porto con me, sempre, un sottofondo. Ogni volta che sento la canzone che mi piace, ecco che parte il mio videoclip. 
In casa mia la radio è sempre accesa, e se non mi và di ascoltare le ultime "hit del momento", seleziono le mie preferite nel pc e schiaccio play. Quelle preferite, che non passano mai. 
Quando sento un pezzo, quel pezzo, mi viene la pelle d'oca e spesso rimango lì a pensare. Mi capita ogni volta, e questo succede ovunque mi trovi e in qualsiasi cosa stia facendo; anche se sto parlando. In quel caso mi interrompo, e aspetto che finisca la canzone per riprendere il discorso. 
Sì, perchè è vero che la musica non ha luoghi.
Pensateci, non capita anche a voi, di essere in macchina, e di voler aspettare... aspettare che finisca la canzone che vi piace, e se proprio siete in ritardo, di dover spegnere abbassando il volume piano, piano? A me sempre. Anzi, spesso ritardo che perchè sto cantando le ultime parole. 
Una cosa che amo, è ascoltare la musica sotto la doccia. Mi rilassa. Spesso però mi dimentico di metterla, e quando ormai sono li con i capelli insaponati, è troppo tardi. Cosa faccio allora? Canticchio io, da Mina a Cremonini e se non ricordo qualche parola c'è il solito salvabuchi "nanana..". 
Con la musica puoi. Puoi ascoltarla con le cuffie, magari seduta in riva al mare di fronte ad uno splendido tramonto. Puoi ascoltarla ad altissimo volume, ma anche tenerla bassa solo per rilassarti prima di dormire. Puoi ascoltarla mentre cucini e mentre stai tagliando sedano, carota e cipolla per un'insuperabile ragù. Puoi tenerla a volume giusto, si non troppo alto ma neanche troppo basso, quello da luci soffuse, quello da farci l'amore. Puoi farci un viaggio. Uno di quelli che ti porterà dove magari hai deciso il giorno prima di andare. Uno di quelli di solo andata, e ahimè, anche quelli di ritorno. Puoi immaginarti una vita, come faccio io. Puoi prendere una canzone e farla tua. Io ne ho diverse, ma una rimane. Rimane la nostra, e tu Amica sai di cosa parlo. 



Una miriade di emozioni. Per me la musica nella mente diventa colore e immagine.  






venerdì 22 marzo 2013

Hello, Spring.

" Respiriamo l aria e viviamo aspettando primavera" 

Finalmente è arrivata. Il mio grado di felicità, come vi ho già detto é direttamente proporzionale all' avvicinarsi della mia stagione preferita, o meglio, quella in cui più mi rispecchio. 

Le giornate si allungano. Il sole ritorna.il sole quello bello ,quello che ti scalda con quel calore tiepido, che ti accarezza i capelli leggermente infilandoti una margherita come spilla. 

La primavera quella dei tramonti che si tingono di rosso,di rosa e di azzurro. Quella delle fragole e delle ciliegie. Quella dell aria che è diversa, carica di promesse. Quella del vento che profuma di fiori di ciliegio. Quella delle meravigliose macchie di rosa e di bianco, che durano il tempo di un week end. Quella che ti stufi del profumo invernale e chance eau tendre è lì che ti aspetta.
Quella dei buoni propositi, dei progetti e dei sogni che sembrano ancora più grandi. Quella che mi fa sentire più libera, quella delle sere in cui preferisci tornare a casa a piedi, perché hai bisogno di pensare. E di pensarci. 

Quella che anticipa l'estate. 

"Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi."









-Pablo Neruda

martedì 19 marzo 2013

Come un tema del liceo.

Sorrido un po', ripensando a qualche anno fa.
Tra banchi di scuola, gli esercizi di matematica #maifatti e dico mai, le ore di storia e di disegno dal vero.
E mi rivedo li,appiccicata alla finestra. Dal mio banco dovevo vedere il mare, quella vicinanza alla luce mi permetteva di perdermi un po', nei miei pensieri. Guardavo fuori e pensavo, pensavo e pensavo. 
Lo dico ancora che la parte riflessiva non se ne mai andata.
Cercavo ispirazione per svolgere quei tremendi temi in classe, quelli che ti sentivi obbligata ad aprirti, ma il prof non era la tua migliore amica. 
E  pur essendo piccola,pensavi che quei grovigli che avevi in testa non potevano essere sciolti da nessuno. Capiti da nessuno.
In quei temi scrivevi il minimo indispensabile, raccontavi (guardacaso) della tua : simpatia, allegria, disponibilità nei confronti degli altri e bla bla bla...

Voglio divertirmi.  Penso che farò finta di essere ancora li vicino alla finestra, ad aspettare l 'ispirazione e.......ecco la penna parte da sola. Lo scrive la persona che sono adesso, ad anni luce dal primo bacio e dalla prima volta in discoteca. 
Di tempo ne è passato, bene o male son cresciuta. Sono aumentate le consapevolezze e le responsabilità. Ma bisogna dire che grazie a quello che ero, agli sbagli, agli incontri, sono quello che sono adesso. 
Iniziamo.

Svolgimento del tema a) "Racconta chi sei" 

" una normalissima, come tantissime altre. Sono una che già da piccola mostrava un caratterino bello temperato. Il mio maestro delle elementari quando mia mamma andava ai colloqui le diceva che ero una "tutto pepe", il mio destino di taglio e cucito era già segnato. Avevo veramente una lingua che tagliava e cuciva. 
Mi piaceva disegnare, quando coloravo stavo dentro i contorni e il mio colore preferito era l' azzurro. Aiutavo  la mamma in cucina, con il mio panchetto che malapena mi faceva arrivare al fornello. Ed era un continuo "mamma, questo come si fa". Ero curiosa, curiosa da morire. Mi guardavo i documentari sugli animali come se non ci fosse domani.  Tornavo a casa con la #solita chiazza verde sui jeans e la voglia di fare la lotta sul letto, quella delle otto di sera, con il mio fratellone. Cadevo sempre, ma sembrano fatta di gomma, sempre piena di lividi perché non stavo mai ferma. 
Penso che quell energia, quella che mi faceva saltare sul letto, ci sia ancora oggi, magari trasformata in gioa di vivere e di fare cose belle. 
Perché si ,ad oggi posso dire che amo follemente la vita, amo divertirmi, amo buttarmi in quelle situazioni che ti riescono a fati sentire la bellezza che ci circonda. 
Ed oggi mi sento così, uno spirito libero in cerca di brividi sulla pelle. 
Sono una che ama ridere.Non sono timida e se vedo che una persona è predisposta mi ci apro subito.Mi sento piu altruista, ma so di essere anche egoista. Mi piace fare sorprese. Far trovare una torta al cioccolato slle mie coinquiline, quando tornano dall'università. Non soni per niente lunatica, ma soffro di meteorismo acuto. Odio  profondamente i perennemente tristi ed i depressi. Odio l ansia. 
Sono una che certe domeniche non ha assolutissimamente voglia di fare niente, che mi basta un letto come ingrediente ed il gioco è fatto. Amo dormire. 
Amo l arte, le persone con tanta fantasia, la moda, il buongusto, i difetti che diventano perfezione nelle persone.  
Penso di essere malata di scarpite, perché per me non sarebbero mai abbasta nza. Sono pignola, pignola da morire nelle cose che tengo a cuore. Sono una che vorrei che la ciambella uscisse sempre con il buco. Giusto per capirci, ahimè,anche se so di esser la regina del tiramisù,certe volte il flop arriva. 
Amo un profumo, uno buono. Sono fissata con gli odori in generale, tanto che non compro uno shampoo, bagnoschiuma,detersivo se prima non lo annusato per bene. Non sopporto la lavanda,pur amando alla follia la Provenza. 

Sono una che ha bisogno dei suoi spazi, di rimaner da sola certe volte. Sola con me stessa. Sono una che quando ho del disordine in testa inizio a far ordine in camera, salotto, cucina. Son quella delle pulizie compulsive quando mi prende bene. Sono quella che tiene la musica un po' troppo alta, che canta in continuazione. Sono quella che ama gli abbinamenti sole+mare, musica+doccia bollente, fragole+cioccolato.
Sono una che analizza una persona appena la conosce. Sono sensitiva, a livelli cosmici proprio. Sono una che una persona mi colpisce e mi piace subito, o niente. E poi si sa, mai dire mai. Ecco sono una che nel "mai dire mai" ci credo fortemente. A volte sono pigra, maledettamente pigra. Odio i cambi di programmi e l arroganza di certi anziani. Sono una che "viva le donne" e " viva l'intuito investigativo delle donne". Sono così, potrei essere più magramente certamente più alta. 
Ma questa sono io è basta. potrei scrivere altri mille difetti e qualche altro pezzo di me,per ora vivo la mia vita da protagonista e nel mio piccolo ho l obiettivo di migliorarmi sempre.

Senza cercare la perfezione.
Perche è l' imperfezione che ci caratterizza. 
L'imperfezione ci rende interessanti.
L'imperfezione é quello che siamo. 












Ecco la notte.




LORENZOCHERUBINI 









La notte ci osserva.
Sospiri spezzati, parole pacate, e sguardi che si fondono dentro quelle lenzuola.
Corpi che esplodono in calde emozioni e assaporano il silenzio... quel silenzio quasi perfetto.
La notte è di tutti, ma per me è solo un pò troppo corta per i piaceri. 


giovedì 14 marzo 2013

Certe notti.

Ha i suoi lati positivi anche la notte.
Io sono pronta per sognare.

Buona notte.

"Una notte d'amore è un libro letto in meno."

Honoré de Balzac 










Lei e ancora lei.



Ma chi l'ha detto che noi donne siamo tutte uguali?








Lei, quella che hai conosciuto il giorno in cui c'hai fatto l'amore.

Lei, quella che pur non avendo un gran sedere, non si lega le felpe e i maglioni in vita, si accetta per ciò che è.

Lei, quella che non sa cucinare il risotto alle fragole. Intendo dire che non è una di quelle che al primo appuntamento vuole apparire particolare a tutti i costi, quella che per essere originale, direbbe qualsiasi cosa, addirittura di saper fare un risotto eccezionale alle fragole. 

Lei, quella dalle mani delicate, ma che da quelle mani, solo guardandole, riesci a capire cosa sanno fare. (Sono stata troppo maliziosa?!)

Lei, quella che si mette a piangere al cinema, durante la scena più romantica del film. Ovviamente senza farsi vedere si asciuga le lacrime con il polsino della camicia, e fa finta di niente.

Lei, quella che quando lui chiama, non si fa trovare sempre, così a lui rimane la curiosità di sapere dov'è e perchè non è a casa.

Lei, quella che si sminuisce, fin dal primo appuntamento. Sì, quella che parla di operazioni chirurgiche e dei chili da dover assolutamente perdere.

Lei, dai mille interessi. Ama l'arte, il teatro, il cinema ed è pure tifosa di calcio! Ma ora voglio esagerare signori e signore... Lei che oltre a questo, è pure intenditrice di vini, di ristoranti dove si mangia bene e cultrice del relax. Accipicchia!!!

Lei, quella del "lo facevamo dove lo facevamo", bastava farlo. Sempre e ovunque.

Lei, quella che se lui le dice che non gli piace il rossetto scuro, lei lo usa lo stesso, perchè la fa sentire bene.

Lei, quella lunatica... super lunatica! Quella che un minuto prima va tutto benissimo, e il minuto dopo, senza alcun preavviso salta fuori e ti "bastona".

Lei, che dopo anni di relazione prenderà un pò di peso, smetterà di farsi bella, e non indosserà mai più un completino sexy (solo in una particolare occasione), e indosserà solo ed esclusivamente pigiami in pile.

Lei, quella sempre dolce e carina che col tempo può diventare monotona. Sì, perchè bisogna saperlo non diventare, e magari quando lui si comporta da stronzo, farglielo pure notare.

Lei, quella che non ha paura di contraddire, quella che non ti bacia il sedere, ma ti tiene sulle spine.

Lei, quella che sa adattarsi a qualsiasi situazione. Quella dal vino economico, panino con porchetta e bicchieri di plastica.



Lei, lei, lei... milioni di altre Lei.










mercoledì 13 marzo 2013

Non solo film.

Le giornate come queste son giornate in cui io riuscirei a guardarmi 10 film di fila. Diciamocelo sù, è uno dei passatempi piú belli, quando non si ha la forza o meglio la voglia di non fare niente. Assolutamente niente. 

Quindi cosa faccio? Mi butto all indietro sul divano e ci sprofondo, godendo di quel piccolo piacere che mi sto concedendo. Mi impossesso di tv e donzelle mie, molto importante, del telecomando. Vivendo con due uomini ,che penso abbiano un pallone da calcio al posto del cervello, c'è sempre la scusa di Mediaset premium e della partita delle sei di pomeriggio. Ahimè,anche quelle di serie B.

Mi rilasso e mi guardo, uno due o tre film. Premium emotion per me ormai è una garanzia. Lo faccio ogni volta che ho bisogno di staccare perché certi film, sembra che parlino di te, ti coinvolgono per la storia, per un bell attore, per situazioni che,  guarda a caso, sembrano proprio quelle che tu stessa stai vivendo. È ti ci immedesimi, ti ci perdi, sogni. 

Certi film son talmente fatti bene che non ce nemmeno bisogno dei pop corn al caramello che #mifannoimpazzire a farmi compagnia. E nemmeno del gelato 
( vietati gusti frutta, please) 

Quindi oggi voglio fare una piccola lista dei miei film must. Magari per qualcuno sono orrendi e andrebbero cancellati dalla faccia della terra. Sono miei, personali, sono quelli che vorrei avere in DVD nel mobile vicino alla finestra . Quelli che per me potrebbero rimanere a vita dentro il lettore e mi basterebbe spingere play, pur essendo assonnata nel mio alto,bianco,morbido letto. 
Iniziamo.
1) le pagine della nostra vita. la scena del giro in barca e del temporale, già da sola vale dieci Oscar. Noah ed Ellie, simbolo dell amore che non scompare che rimane nel cassetto del cuore ma che non muore mai. L amore che ti fa costruire solamente con le tue forze una casa bianca con le finestre blu. È permettetemelo, un punto in più per Ryan Gosling che, ammettiamo lo, ci piace anche bohémienne  e con un po' troppa barba. 
2) Pretty woman. Il romanticismo allo stato puro. Grazie ad un Richard Gere che non si scompone, che ci fa essere un po' principesse, che ci fa sognare di entrarci prima o poi in quell abito rosso. E Vivienne, nella sua spontaneità che é il suo punto di forza. Un dieci, alla scena del pianoforte che secondo me è una delle più sensuali della storia del cinema. 
3) l amore non va in vacanza. l avrò visto minimo minimo 15 volte, ed il bello che non mi stanca. L intreccio delle storie, l amore non corrisposto che poi ti fa aprire gli occhi, l incontro casuale. Un Jude Law da mangiare con gli occhi. Ragazze fatemelo dire anche quando fa Mr.fazzoletto. La tenda di Sophie ed Olivia, lo chalet vicino Londra. La colonna sonora e la distanza che non è forse un problema.
4) Un ottima annata. La Provenza, il vino e una frase. Un' unica frase: 
"Vorrei passare tutta la vita con una dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno, e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore e un bicchiere che non sia mai vuoto."
5) Notthing Hill . Pur non essendo stata a Londra penso che gia da solo il quartiere valga la pena del viaggio .La scena del giardino. L amore che non conosce le distinzioni dello star sistem. 
6) Amore e altri rimedi. Ci muoio ogni volta su quell ultima frase. Tremendamente bello perché vero. I problemi, la malattia che viene messa in secondo piano dall amore. 
7)La verità e che non gli piaci abbastanza. Fa centro in un secondo. Ti sbatte li tutte le paranoie che noi donne ci facciamo e ci insegna questo :
"Mentre cresciamo ci insegnano tante cose: se un ragazzo ti dà un pugno gli piaci, non tagliarti i capelli da sola, un bel giorno incontrerai un uomo meraviglioso e anche per te ci sarà il lieto fine.
Ogni film che vediamo, ogni storia che ci viene raccontata ci insegna di aspettare questo... la svolta del terzo atto, la dichiarazione d'amore inaspettata, l'eccezione che conferma la regola, ma a volte siamo totalmente concentrati sulla ricerca del lieto fine che non riusciamo ad interpretare i segnali, a riconoscere chi ci vuole da chi non ci vuole, chi resterà da chi andrà via. E forse nel lieto fine non è compreso un uomo meraviglioso, forse sei tu, da sola, a rimettere insieme i pezzi ed a ricominciare... per liberarti nell'attesa che arrivi qualcosa di meglio nel futuro. Forse il lieto fine è solo... andare avanti.
O forse il lieto fine è questo sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi... non hai mai e poi mai perso la speranza."

8) Midnight in Paris. Amo già alla follia Parigi, figuriamoci la Parigi degli anni 20 ( i mie preferiti). Tutti gli artisti, quell orologio che a mezzanotte ci riporta indietro nel tempo, facendoci sognare. Le vie di quella città. Ancor più bella sotto la pioggia. La musica un po' retro che mi fa impazzire.

9)A qualcuno piace caldo. Si parla del 1959 signorine,eppure così attuale . Con una Marilyn, fuori di testa. Come al solito d'altronde.Non si parla mica di quelle #nonsonemmenocomechiamarle che fanno cinema oggi. Che lo dico sempre io che donne così non ci son più. 

10) La ricerca della felicità. Profondo, mi é arrivato al cuore .subito. 
Ha una delle scene più belle di sempre, pur essendo tremendamente semplice: un padre ed un figlio che gioca a basket. e poi questo :
" Hey! Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Neanche a me. Ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto. 









Ad ognuno il proprio risveglio.



Esistono mille modi per dire "buongiorno" alla vita.

Ma ci pensate che ci svegliamo ogni volta in maniera diversa?





Svegliarsi con la sveglia è una cosa. Svegliarsi quando non si ha più sonno è un'altra.


Mi ricordo da piccola quando mi svegliavo per i regali di Natale, o quando la mattina del 6 gennaio correvo a vedere se la Befana mi aveva riempito la calza con i soldini di cioccolato o con il carbone. (Ahimè, era sempre di più il carbone). 

Svegliarsi per andare a scuola, e credetemi, penso che sia stato quello più odiato. Mi fingevo malata e se mia madre ci credeva, potevo restare a letto. La rottura è che poi dovevo continuare la "recita" per tutto il resto della giornata, altrimenti non mi avrebbe creduta più. Ah, dimenticavo. Sono certa che più di una volta ha fatto finta di crederci.

Svegliarsi e pensare qualcuno. A chi non è capitato? 

Svegliarsi e rimanere a fissare il soffitto per qualche istante, perchè quel minuto in più vale un anno, e un minuscolo secondo sembra oro. 

Svegliarsi e poco dopo capire che è domenica e ricominciare a dormire. Una delle più belle sensazioni. 

Svegliarsi nel letto di qualcuno e decidere di non bere più. (Ora mi vorreste dire che non vi siete mai ritrovati in questa situazione? #Noncicredoassolutamente.

"Il risveglio faticoso". Sì, quello con tanto di promessa: "Questa sera rientro presto e vado subito a letto", anche se sai che non sarà mai così. C'è sempre uno stupidissimo motivo che ti farà tardare, magari solo perchè non hai preso la tua macchina e devi aspettare gli altri.

Svegliarsi con i "famosi" buoni propositi, quelli che la sera prima hai giurato di rispettare, e poi ti ritrovi dopo colazione pronto a ritrattare.

Svegliarsi e leggere i Post-it attaccati al frigo con un occhio chiuso e uno aperto, quelli che magari ti ha lasciato Lui prima di andare a lavoro, "Buongiorno Amore". Ecco, questo sì che è un buongiorno. Semplice.

Svegliarsi con una strana sensazione di disagio verso tutto il mondo. Questo è svegliarsi il Lunedì. Senti nell'aria quella sensazione di tristezza, che non è esattamente tristezza, ma è più un cappotto con cui difendersi dal freddo. Quei giorni in cui terresti addosso gli occhiali da sole tutto il tempo. Per isolarti, per nasconderti. 

Svegliarsi con la persona che ami, quella con cui hai fatto l'amore. (C'è da aggiungere altro?!)

Svegliarsi dal caldo, svegliarsi dal freddo. Svegliarsi dal caldo, svegliarsi dal freddo. Svegliarsi dal caldo, svegliarsi dal freddo. #Nonchiudereocchiopertuttalanotte.

Svegliarsi perchè hai la vescica piena, ma non vuoi abbandonare il letto. Non proprio non vuoi. Resisti, resisti e resisti, poi capisci che non riesci più a trattenerla, e ti catapulti giù. Che odio!!! E pensare che prima di andare a letto, mi raccomando ogni volta di andare in bagno. Niente, proprio "nun ce la fò".

...



Ci sono diversi modi per svegliarsi. E diversi risvegli.


martedì 12 marzo 2013

#Mifannoimpazzire


Mi fanno impazzire. 
Si.  Proprio ci impazzisco per certe cose. Cose più o meno banali, cose per cui sono fissata, cose che mi attraggono e magari nemmeno io so il perché. 

Cose che per me sono perfette come l' abbinamento fragole-panna o il latte caldo con le gocciole. 
Esercitano su di me un tale interesse che mi ci perderei, come quando fissi il cielo e ti perdi in quel milione di stelle. 

Quindi adesso la lista dei miei " mi fanno impazzire"' o meglio il primo capitolo, perché ne ho mille in testa. 

Mi fanno impazzire i baci, quelli dati senza fretta, quelli sentiti, quelli che non bisogna mai trascurarli perché valgono,tanto quanto il sesso. 

Mi fanno impazzire le lentiggini. Sono un punto in più a due occhi già belli, sul viso di una donna o meglio ancora di un uomo. 

Mi fanno impazzire i profumi, quelli che raccontano la personalità di una persona, quelli che abbandoni per un po',ma poi non resisti e tornano lì sul tuo comodino. Mi fanno impazzire ancora di più quando mi ricordano un luogo, un ricordo, una persona. Un profumo entra in me ed è come un tatuaggio, non lo dimentico. 

Mi fanno impazzire i gatti. Tanto da farmi pensare che non potrei vivere senza. 

Mi fanno impazzire gli uomini che giocano, ridono, fanno fare il vola-vola ai propri bambini. Mi sciolgo, come un ghiacciolo il 15 d' agosto. Sono troppo. Ci vedo più fascino in quelle attenzioni, che in qualsiasi altra cosa. 

Mi fanno impazzire le sorprese, quelle che ti lasciano senza parole, quelle che ti aspetti dalle persone che ti vogliono veramente bene. Mi fanno impazzire ancora di più, se son semplici e riescono a toccar mi il cuore.

Mi fanno impazzire le mani degli uomini, quelle belle, curate, grandi con tante vene che sembrano strade e incroci e chissà che portino al cuore. È mi fa stra-impazzire il pensiero di essere toccata, con quelle mani. 

Mi fanno impazzire le coccole, chi mi tocca i capelli, quelle trecce lasciate sciolte ma che ti mandano un brivido alla schiena. 

Mi fanno impazzire i viaggi. E le foto dei viaggi, raccolte così un po' a caso e appiccicate sul muro. 

Mi fanno impazzire le giornate di primavera, i ciliegi in fiore. Quelle giornate dove ti sentì più leggera e dove i pensieri riesci a buttarli insieme alla spazzatura. 

Mi fanno impazzire gli uomini che mi fanno ridere. E non lo dico io, che è l arma segreta. Potrei proporre al mondo intero che forse il punto G sta proprio nella risata di una donna. Mi fanno impazzire quelli che mi colpiscono mentalmente, quelli mai banali, quelli più forti di me e che riescano a farmi sentire protetta. E permettetemi odio i tappettini, quelli stra convinti di loro stessi, gli arroganti con le donne, quelli che non sanno mai cosa fare, quelli senza inventiva. Quelli senza fantasia, quelli banali e scontati, quelli pigri, quelli che giocherebbero alla play station 12 ore al giorno. Quelli che dicono " siete troppo complicate". Quelli che non ci arrivano, e permettetetelo, a capire che sono loro i complicati e basterebbe provare a comprenderci,  perché noi mandiamo segnali in continuazione. 

Mi fanno impazzire quelle giornate a casa, da sola. Sprofondata nei pensieri e nel divano, ovviamente. 
Il gelato, la nutella e tutto il cibo in generale. Credo che ormai lo abbiate capito. E la cucina orientale, e non mi dite per piacere che non vi piace il cinese, eh? 

Mi fanno impazzire, Ryan Gosling, Aaron Jhonson, Jude Law in "l' amore non va in vacanza"e in tutto il resto, ovvio. Alain Delon, James Dean e  Jhon Mayer, canzoni comprese ovviamente. 










Mi fanno impazzire i tatuaggi, quelli che li fai perché te lo senti profondamente. Quelli che se potessi li "tatueresti "sul cuore. Perché li vuoi lì per sempre. 

E mi fa impazzire l idea che magari in questo magnifico mondo ci sia qualcuno che impazzisce per le  le mie stesse identintiche cose.